Incontri RACINE 9 e 10 luglio 2022


Il 9 e il 10 Luglio 2022, a Santadi, sono state due giornate di incontri importanti per il progetto RACINE, attuato dal Comune di Santadi e finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera INTERREG V-A Italia Francia “Marittimo”.

I partner internazionali si sono ritrovati e hanno illustrato i risultati raggiunti, tutti ottimi, in quanto ispirati alla tutela di quel patrimonio, correttamente definito “minore”, che per tale definizione si va spesso dimenticando, quindi perdendo. Tale aspirazione è la stessa che guida le attività del MuDIS.

Per questa ragione abbiamo aderito e partecipato al Progetto RACINE sulla Tomba dei Giganti, grazie al quale quest’ultima, con una azione pilota e di “sviluppo partecipato per la fruibilità del patrimonio culturale”, è stata ripulita e resa provvisoriamente visitabile, in attesa che il progetto venga ultimato e affidato alla cura del Museo Civico e Archeologico di Santadi, che ha goduto anch’esso, grazie alla stessa azione RACINE, di importanti interventi di riqualificazione. Il Museo Archeologico di Santadi è senz’altro il referente più adatto alla cura della Tomba dei Giganti, e ci auguriamo che tra le sue odierne attività, possa integrare anche quest’ultima. Naturalmente esistono problemi economici e pratici da risolvere che speriamo possano essere superati nello spirito di una convinta e corretta scelta di valorizzazione del territorio. Il Comune di Santadi, grazie a RACINE ha lavorato in questo senso ed ha consentito di rendere nuovamente visibile un luogo dove la vita e la morte si intrecciano e si compensano, dove la sacralità della natura è così forte da aver fatto decidere, alla popolazione dell’antico insediamento nuragico, di costruire proprio in quel luogo una Tomba dei Giganti. Ma c’è un ulteriore vantaggio che il Comune di Santadi è riuscito ad ottenere a vantaggio di tutta la comunità: la visibilità. Santadi è entrato a far parte di una rete culturale europea di comuni che, con provato e meritato successo, hanno messo in pratica un metodo, imperniato sulla tutela del patrimonio culturale, materiale e immateriale, per trarne benefici al fine dello sviluppo sociale ed economico della popolazione.

Chi si prende cura del proprio territorio, del proprio patrimonio, della propria identità culturale se non coloro che li possiedono? Ma non sempre possedere vuol dire curare. Avere l’opportunità di vivere in un luogo che è stato individuato quale museo diffuso è una fortuna che porta dei vantaggi in termini di immagine, certo, ma richiede il coinvolgimento di tutti, in particolare di chi ci vive. Per questo l'interesse che il Progetto RACINE ha suscitato tra coloro che hanno concretamente partecipato alle sue attività, coinvolgendo attori tra loro diversi, è un ulteriore importante traguardo raggiunto dal Comune di Santadi che, non solo perché soggetto attuatore, ma perché convinto sostenitore del progetto, è stato il principale fautore di tale collaborazione. Cooperare non è facile, ma è necessario per superare differenze e diffidenze che trascendono l’obiettivo comune. Se è stato possibile cooperare per la comunità europea, deve esserlo anche per la comunità locale; il successo del lavoro alla Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu ne è una prova. Sarebbe utile che coloro che hanno lavorato al buon esito del progetto, che hanno partecipato in prima persona alle attività di valorizzazione del territorio, possano continuare ad operare anche su altri beni culturali presenti nell’area, con lo stesso metodo, passione ed impegno, dando continuità e senso al “progetto pilota”. Per questa ragione, si propone che le stesse persone coinvolte nel progetto di Barrancu Mannu, si dedichino anche a quello di valorizzazione di un altro bene di grande valore culturale ed identitario per il territorio: il nuraghe Sanna ed il suo furriadroxius. Tale nuovo progetto, rientra tra le attività in corso del MuDIS. Oggi, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale e all’esperienza maturata alla Tomba dei Giganti, si potrebbe intervenire con il metodo RACINE, rendendo nuovamente fruibile un patrimonio di grande valore e interesse culturale che darebbe ancora maggiore visibilità al territorio e continuità di intenti del processo di valorizzazione.

L’apporto del MuDIS al Progetto è quello di adottare il metodo RACINE come preciso riferimento per le proprie azioni future. E’ un contributo per diffondere le logiche e le pratiche RACINE ai suoi abitanti ed a coloro che vengono in visita, anche grazie al Cammino Minerario di Santa Barbara, al Parco di Gutturu Mannu, al Museo Diffuso ed a tutti quegli operatori che hanno impostato le proprie attività in funzione della bellezza, della qualità dei prodotti e della storia del proprio territorio, con la volontà di viverlo e farlo conoscere.
A tal proposito un ulteriore ringraziamento al Comune di Santadi che è riuscità, tra le tante priorità', a far realizzare e donare alla comunità la mostra fotografica di Nicola Pinna, artista di talento dall’inconfondibile “occhio”, interamente dedicata alla Tomba dei Giganti.

Come presentato al webinar RACINE del primo Luglio scorso, il MuDIS ha aggiornato la propria mappa degli insediamenti sparsi, evidenziando la Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu quale primo progetto pubblico e pilota, perfettamente allineato a quella valorizzazione del patrimonio culturale del territorio che è la ragione stessa dell’esistenza del MuDIS.

La valorizzazione della Tomba dei Giganti, finanziata da risorse pubbliche, si aggiunge pertanto ai cinque recuperi di immobili storici già realizzati privatamente ed autonomamente dal MuDIS sul territorio.

         

LOCANDINA RACINE PER SANTADI
MAPPA DEL MuDIS
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